sabato 28 maggio 2011

LA VOGLIA DI PARTECIPARE


LA VOGLIA DI PARTECIPARE è alimentata dal desiderio di stare con gli altri e viene normalmente soddisfatta in famiglia e con gli amici.
MA NON BASTA!
Specialmente i giovani hanno bisogno di confrontarsi con TUTTI, hanno VOGLIA DI PARTECIPARE alla VITA SOCIALE del proprio paese per costruire qualcosa di utile.
Purtroppo non è facile o addirittura non è possibile. C’è qualcuno che prevarica, che grida più forte e che soprattutto non ascolta. C’è un potere sordo ai bisogni dei giovani che offre loro scarse opportunità d’occupazione e senza lavoro non si può costruire un futuro nè per sé, nè per gli altri.

Oggi la maggioranza dei giovani (e dei meno giovani!) è sottoccupata con collaborazioni a progetto o con prestazioni in nero. C’è qualcuno più bravo o più fortunato degli altri che ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma spesso non è soddisfatto, perché i “raccomandati” e i “segnalati” ostacolano la loro carriera.

COSA FARE? Protestare, urlare, dire parolacce.
Lasciamo agli attuali uomini politici queste vecchie modalità comportamentali. Ognuno di loro ogni giorno  grida le proprie ragioni, elenca i propri meriti, protesta la propria innocenza. Avete notato, litigano di continuo: discordano, dissentono, disapprovano, ma non dicono mai la verità: tacciono, nascondono, hanno dei segreti e inoltre si disinteressano e trascurano il governo del paese. 

BASTA! 
Ripaghiamoli con la stessa moneta: “PARLIAMO DI NOI, SOLO DI NOI”.

Desidero, mediante questo sito, confrontarmi con le persone che hanno VOGLIA DI PARTECIPARE per costruire insieme una cultura e regole diverse.

Propongo di iniziare con il racconto delle nostre esperienze: le difficoltà che incontriamo o abbiamo incontrato per inserirci nel mondo del lavoro. Poi, in seguito, ragioneremo insieme per strutturare il sito. Lo vorrei dividere in quattro sezioni:
Prima sezione - Le situazioni che ostacolano la partecipazione.
Saranno evidenziate dai racconti delle nostre esperienze: le selezioni burletta, i contratti capestro, gli stipendi da fame, gli orari di lavoro impossibili, l’assenteismo di chi dovrebbe dirigere. Dobbiamo divulgare i problemi del mondo del lavoro, per informare, per far conoscere e per contrastare chi afferma che tutto va bene e nasconde le inefficienze di alcune istituzioni.
Seconda sezione - Le situazioni che promuovono la partecipazione.
Grazie a Dio ci sono anche situazioni di lavoro efficienti, dove il dialogo e i rapporti relazionali sono a livello umano, è necessario descriverle per evidenziare le buone prassi.
Terza sezione - Progettare l’inserimento lavorativo e/o la propria crescita professionale.
È una sezione di reciproca consulenza su ciò che si potrebbe fare per l’inserimento lavorativo. Inviate proposte, progetti, indicazioni anche per aprire una piccola impresa, un negozio, un’attività artigianale. Vorrei anche segnalare, in questa sezione, tutte quelle proposte truffaldine di selezione, di  formazione e quanto altro che spillano soldi alle persone promettendo una futura occupazione che poi si rileverà inconsistente.
Quarta sezione - Organizzare una “rete” aperta a diversi soggetti.
Desidererei costruire una rete con tutte quelle organizzazioni, istituzioni, enti e perché no studi di commercialisti e di professionisti vari che possono fornire, con le proprie competenze e conoscenze, informazioni utili allo sviluppo della vita lavorativa delle persone.